RICORSO TRIBUTARIO
Ricorso Tributario contro Avvisi di Accertamento e Cartelle Esattoriali
Scegli il nostro team di Avvocati Tributaristi per il tuo ricorso tributario.
Tuteliamo le ragioni del contribuente nel processo tributario innanzi le Commissioni Tributarie e la Corte di Cassazione.
Ci occupiamo di impugnare gli avvisi di accertamento e gli atti della riscossione, con particolare riferimento a taluni rilievi ricorrenti:
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accertamento della società a base ristretta
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presunzione distribuzione utili extra bilancio
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inerenza dei costi e spese indeducibili
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mancata instaurazione del contraddittorio
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accertamento induttivo e presunzioni
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tassazione degli enti del terzo settore
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fatturazione per operazioni inesistenti
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indagini finanziarie e accesso bancario
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abuso del diritto
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cumulo giuridico delle sanzioni
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vizio di notifica degli atti
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prescrizione e decadenza
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riscossione all'estero
Hai bisogno di aiuto?
Come funziona un ricorso tributario?
Il ricorso tributario può essere realizzato da qualsiasi persona che vuole contestare una cartella esattoriale che ritiene essere errata o irregolare.
Può succedere che l’Agenzia delle Entrate notifichi a un cittadino delle cartelle errate o non fondate. In questi casi, il cittadino ha tutto il diritto di difendersi. Tuttavia, per realizzare un ricorso tributario è assolutamente necessario rispettare i termini e le procedure previste dalla legge.
La complessità delle normative fiscali richiede una competenza specifica per interpretare correttamente le disposizioni normative e per individuare le migliori strategie nel contesto dei ricorsi tributari.
Quando scadono i termini per il ricorso tributario?
Per un corretto ricorso in Commissione Tributaria, entro 60 giorni dalla ricezione dell’atto è importante notificare con raccomandata AR la contestazione all’Agenzia delle Entrate o all’ente che ha emesso l’atto.
Inoltre, entro 30 giorni è necessario depositare il tutto alla Commissione Tributaria.
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Avvocati Tributaristi: perché sceglierci per il tuo ricorso in commissione tributaria
Siamo un network di Avvocati esperti in Diritto Tributario, coordinati dallo Studio Legale Tamagnone Di Marco con sede a Torino e Milano.
Fortemente focalizzati sul diritto fiscale, abbiamo maturato una significativa esperienza nel contenzioso tributario.
Il nostro studio legale assiste il contribuente in tutte le fasi della verifica fiscale, nel contraddittorio con l'Agenzia delle Entrate e nel processo tributario su tutto il territorio nazionale.
Offriamo competenza specializzata, capacità strategiche, esperienza processuale e tranquillità, elementi essenziali per ottenere risultati positivi e proteggere gli interessi fiscali del cliente.
Cosa facciamo:
AVVISI DI ACCERTAMENTO
È fondamentale essere tempestivi. Un avviso di accertamento delle imposte sui redditi emesso dall'Agenzia delle Entrate può essere impugnato entro 60 giorni.
Ci occupiamo di reperire la documentazione necessaria, confrontarci con il commercialista, predisporre i motivi di ricorso, notificare l'atto alla controparte e discutere la causa innanzi la Commissione Tributaria.
AVVISO DI ADEBBITO
Nel caso di procedure di recupero di contributi previdenziali da parte dell'INPS o altri istituti previdenziali è necessario presentare ricorso al Giudice del Lavoro entro 40 giorni.
In numerosi casi seguiti dai nostri avvocati tributaristi, i Tribunali hanno annullato l'avviso di addebito o l'intimazione di pagamento rilevando che il credito previdenziale si prescrive in 5 anni.
CARTELLE
ESATTORIALI
Per contestare gli atti dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione (ex Equitalia) è necessario verificare la presenza di vizi formali nell'atto, come il rispetto dei termini di prescrizione e decadenza, la correttezza dell'iscrizione a ruolo, la validità della notifica (specialmente in caso di notifica all'estero o nei casi di irreperibilità), il calcolo degli interessi e dell'aggio del riscossore.
Consulting
PIGNORAMENTI
E IPOTECHE
A fronte di un'iscrizione ipotecaria, è necessario verificare la corretta notificazione dell'avviso preventivo, la cui mancanza determina necessariamente la nullità dell'atto.
Anche nei casi di azioni esecutive, successive all'intimazione di pagamento, quali i pignoramenti mobiliari, immobiliari e presso terzi è necessario impugnare l'atto innanzi la Commissione Tributaria competente.